L'obiettivo del campo è quello di far conoscere il mondo dell'agricoltura tradizionale, biologica e locale, che agisce nel rispetto dell'ambiente e dell'identità culturale del paesaggio che la ospita. Il circolo cerca di valorizzare le pratiche che operano in simbiosi con l'ambiente, non solo tutelandolo, ma allo stesso tempo migliorandolo. I legami con le persone che si occupano di queste pratiche è uno dei punti cardine della rete di fiducia del circolo. Il territorio umbro è caratterizzato dalla presenza di piccole aziende, prevalentemente a conduzione familiare.
Lavoro
Attività teoriche di formazione e conseguenti attività pratiche presso 6 aziende agricole dislocate nella zona di Nocera Umbra, Valtopina e Foligno, seguendo quindi il percorso del fiume Topino. Ogni azienda è specializzata in uno o più prodotti, così da coprire un'ampia gamma di conoscenze su diverse pratiche agricole: raccolta di canapa a uso industriale, lavorazione di cereali, produzione di vino e birra artigianale, coltivazione di ortaggi locali tradizionali presso un'azienda che sceglie pratiche alternative all'uso del trattore, e contributo all'attuazione degli "orti condivisi" presso il progetto Parco Diffuso di Foligno, che prevede l'ampliamento di una zona verde comune volta all'agroecologia locale e all'inclusione sociale
Luogo
Il campo si svolgerà, per la maggior parte, nel territorio di Nocera Umbra, cittadina di poco più di 5000 abitanti. Il comune è costituito da molte frazioni che si dislocano lungo tutto il territorio e la cittadina principale, con il suo meraviglioso centro storico, ne caratterizza il centro più grande e popolato. Nocera si sviluppò soprattutto in epoca romana. Nel 571 fu occupata dai Longobardi ed infatti, nel 1897, fu scoperta nei pressi della cittadina una necropoli che ospitava 165 tombe. Il campo nasce dall’idea di connettere città affacciate sul fiume Topino: nasce proprio a Nocera Umbra, nelle sorgenti di Bagnara, per arrivare, attraversando la vallata, a Bettona, dove si unisce con il fiume Chiascio ed il Tevere. Dante cita il Topino nel canto XI del Paradiso.
TERMINAL= Stazione fs di Nocera Umbra.
Attivitá
formative
La formazione verterà su diversi temi legati all'agricoltura e alla tutela ambientale. I volontari esperti del circolo faranno scoprire ai partecipanti la ricchezza, in termini di biodiversità e di potenziale di tutela delle comunità, del fiume Topino. Inoltre, alcuni giovani ricercatori del mondo accademico umbro ci guideranno nel mondo dell’agroecologia attraverso un percorso multidisciplinare che cerca di far confluire le conoscenze scientifiche in termini di biodiversità, pratiche innovative, nutrizione e rispetto dei diritti dell’uomo e dell’ambiente. I volontari, prima dell’avvio dei diversi workshop aziendali, riceveranno tutte le informazioni necessarie allo svolgimento delle diverse attività pratiche: saranno proprio gli agricoltori a trasmettere tutto il loro sapere ai partecipanti.
Alloggio
Struttura d'accoglienza immersa nel verde delle montagne nocerine, con camere doppie e bagni privati
Requisiti
Idoneità fisica per lo svolgimento di attività teoriche e pratiche presso aziende agricole.
Info
appuntamento
Organizzatore
Legambiente Foligno negli ultimi anni, oltre a prestare sempre più attenzione al territorio e alle eventuali situazioni di degrado come discariche e rifiuti abbandonati, ha concentrato le sue attività sulla tutela dei fiumi ed in particolare del fiume Topino che, con i suoi affluenti, attraversa diversi Comuni. Inoltre Legambiente Foligno crede fortemente che una buona parte dell'ambiente, e quindi dell'ambientalismo, sia costituito da ciò che mangiamo e per questo mira ad attuare azioni di promozione delle aziende locali al fine di creare una filiera corta di qualità. L'obiettivo è anche quello di avvicinare sempre più persone, cittadini, studenti e soggetti fragili, all'ecosistema agricolo locale con la speranza di poter rilanciare l'intero settore in una nuova ottica di sostenibilità.
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