Le Prealpi friulane vivono un momento di profonda riflessione su quali possono essere le giuste leve in grado di invertire il declino che stanno vivendo analogamente a quanto si sta sperimentando in tutte le cosiddette aree interne e periferiche e non solo in Italia. L’abbandono drastico delle pratiche agricole e la fine di una zootecnia estensiva che le avevano modellate e invigorite negli ultimi secoli fino al secondo dopoguerra, le stanno spopolando in favore delle aree urbane che offrono servizi e possibilità di impiego.
Una possibilità che le vallate prealpine conservano ancora è rappresentata però dalle bellezze ambientali e dal valore che oggi esse rappresentano in una fase di generale declino della qualità ambientale e di allarmante perdita di biodiversità dovuta non solo all’emergenza del riscaldamento globale.
Nel Campo di Volontariato i ragazzi saranno guidati a fare dei campionamenti sullo stato dell’ambiente partendo dai corsi d’acqua dell’Arzino e del Cosa ed effettuare un monitoraggio attraverso la raccolta e l’analisi dei campioni d’acqua al fine di portare in evidenza le forme di inquinamento che possono comprometterne la naturalità.
Lavoro
I volontari saranno impegnati in attività di campionamento e analisi della qualità dell’acqua lungo i torrenti Arzino e Cosa. Una ulteriore attività sarà costituita da interventi di recupero sulla sentieristica storica affiancati da artigiani esperti nel rifacimento dei selciati e delle murature a secco.
Luogo
Il comune di Castelnovo del Friuli è situato al centro del Friuli ad una altezza di 250 m s.l.m. nella fascia collinare antistante la pianura
È composto da ca. 40 borgate sparse lungo le colline tutto attorno alla frazione centrale di Paludea.
Il territorio è costituito da un corrugamento montuoso originato da movimenti di faglia nel sottosuolo che alla fine hanno dato ai luoghi il caratteristico aspetto a pieghe con rilievi addossati l’uno all’altro.
Abitato da 1000 anni prima di Cristo il comune è disposto in una posizione amena appena sopra la pianura del Friuli occidentale ed ha sempre rappresentato un luogo di rifugio e protezione per le scorribande e le invasioni che hanno sempre infestato il Friuli.
Fino al primo dopoguerra l’economia si fondava sull’agricoltura di sussistenza ed il luogo era conosciuto per la coltivazione della vite e degli alberi da frutto.
Stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia.
Attivitá
formative
Il ciclo dell’acqua, esame delle opere di regimazione con analisi delle pressioni che insistono oggi sui corsi d’acqua e formazione sui protocolli e le tecniche di campionamento. Inoltre attraverso l’attività di recupero della sentieristica storica i volontari acquisiranno abilità manuali nella costruzione con blocchi di pietra a secco.
Alloggio
L’alloggio, Ostello di Castelnovo del Friuli, è costituito da 2 camerate da 16 posti ciascuna, da una cucina e un'ampia sala multiuso.
Requisiti
Non sono richiesti requisiti particolari. Un po' di motivazione è sufficiente.
Info
appuntamento
Stazione ferroviaria di Casarsa della Delizia.
Organizzatore
Il circolo di Pinzano al Tagliamento nasce nel 2016 con l’obiettivo di tenere un occhio vigile sull’ambiente dell’area prealpina e pedemontana del Friuli sui temi dell'acqua dell'aria e delle infrastrutture di trasporto per proporre soluzioni che vadano nella direzione dell’economia circolare;
Svolge attività nel campo dell’educazione ambientale sui temi dell’acqua e dell’aria per gli alunni delle scuole primarie e secondarie di 1° grado del territorio. e nel 2024 ha organizzato il suo primo Campo di volontariato per ragazzi dai 14 ai 18 anni.
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